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Numerose ricerche hanno evidenziato da tempo il nesso esistente tra la consapevolezza fonologica e le abilità di lettura e scrittura. Diversi autori concordano sul fatto che le competenze linguistiche e metafonologiche
rappresentano importanti fattori predittivi dei futuri apprendimenti scolastici e che devono essere rafforzate nei bambini in età prescolare e potenziate nei bambini del biennio della scuola Primaria. Altri ancora hanno dimostrato la stretta relazione tra linguaggio orale e sensibilità fonologica in età prescolare e la successiva abilità di lettura.
Alla luce di queste evidenze scientifiche è possibile dichiarare che parte del successo dei primi approcci alla letto-scrittura sia condizionato dalle esperienze e competenze linguistiche che i bambini acquisiscono prima dell’ingresso alla scuola primaria.
Per questo è importante costruire e potenziare le competenze metafonologiche nei bambini tra i 5 -7 anni, per favorire un corretto apprendimento della lettoscrittura.
LA metafonologia riguarda la riflessione sul codice verbale, sulle parole, al fine di acquisire una buona competenza fonologica, e si divide in fonologia globale e analitica.
La fonologia globale si riferisce alla sillaba e riguarda la capacità di segmentare la parola in sillabe, riconoscere le rime e la sillaba iniziale/finale di parola.
La fonologia analitica si riferisce al fonema e riguarda la capacità di segmentare la parola in fonemi e operare manipolazioni fonemiche.
La competenza fonologica è un requisito fondamentale per il successivo apprendimento della lettura e della scrittura, dal momento che la nostra ortografia è basata su strutture fonetiche.
Solo con l’acquisizione della competenza fonologica si può arrivare alla rappresentazione del valore sonoro convenzionale delle lettere.
Ě quindi fondamentale impostare un corretto lavoro fonologico, graduale ma sistematico, già a partire dalla scuola dell’infanzia, che permetta il raggiungimento di una buona competenza fonologica.
Buona competenza fonologica è uguale a facilità nell’apprendere a leggere e a scrivere.
Il bambino possiede a livello innato la capacità di segmentare la parola in sillabe o di fare giochi linguistici come rime e filastrocche.
Intorno a 4 anni, egli comincia spontaneamente a rendersi conto che le parole sono formate da “pezzi”, le sillabe (metafonologia globale o superficiale).
Nonostante la metafonologia globale sia una abilità innata, a partire dai 5 anni, quando il bambino ha acquisito una maggior capacità di collaborazione, attenzione e concentrazione, essa va allenata costantemente, attraverso attività ludico-didattiche, affinché egli possa affinare e prendere piena consapevolezza di quelle competenze che gli permetteranno il passaggio dal linguaggio parlato al linguaggio scritto.
Solo in un secondo momento, dopo aver allenato adeguatamente la fonologia globale, egli scoprirà che la parola può essere divisa in “pezzi” ancora più piccoli, i fonemi: questa abilità che comincia intorno ai 6 anni rientra nella metafonologia analitica o profonda.
La competenza fonologica analitica, ossia la capacità di segmentare la parola in fonemi e operare manipolazioni fonemiche, passa attraverso l’insegnamento, è una competenza acquisita e non innata.
Ecco perché è importante che, a partire dall’ultimo anno della scuola d’infanzia fino al biennio della scuola Primaria, venga fatto un lavoro strutturato e costante che alleni la percezione dei suoni che compongono le parole e la loro elaborazione in sequenza, partendo dalle sillabe fino ai fonemi.
Riflettere sui suoni che compongono le parole e prenderne confidenza renderà i bambini consapevoli che le parole scritte non sono semplici segni grafici (disegni) ma rappresentano i suoni corrispondenti a quella parola. Padroneggiare la metafonologia globale e successivamente quella analitica gli permetterà di comprendere che i suoni all’interno delle parole devono rispettare una sequenza precisa.
Essi arriveranno a comprendere che ,ad esempio, della parola “TOPO”, non dovranno percepire solo i suoni singoli T-O-P-O ma l’esatta sequenza in cui questi suoni sono articolati, per poterla poi scrivere correttamente.
L’allenamento della competenza fonologica, in un contesto giocoso e stimolante, aiuterà il bambino a migliorare e rinforzare la Memoria di lavoro che gli permetterà di ricordare i pezzetti della parola, elaborarli in sequenza e trasformarli in grafemi (lettere).
Il gioco in scatola FONEMI IN VIAGGIO permette di organizzare tante attività di metafonologia (PDF “Metafolnoogia” scaricabile dal sito) per aiutare i bambini a sviluppare le competenze metafonologiche, in una modalità divertente e coinvolgente.
L’utilizzo delle immagini, in contesto individuale o di gruppo, rende le attività metafonologiche più divertenti (giochi con sillabe, rime, fonemi) e favorisce il consolidamento di tali competenze, attraverso l’abbinamento del canale visivo con quello uditivo.
Le 256 carte-immagine permettono di organizzare giochi motori e a tavolino, tombole, domino, memory, per allenare o potenziare in modo sempre nuovo la metafonologia globale e analitica, favorendo una corretta e serena acquisizione della letto-scrittura.
FONEMI IN VIAGGIO fa parte della trilogia di giochi utilizzati nel Laboratorio linguistico Giocoimparo (Manuale operativo Giochi linguistici e prevenzione ai DSA: come costruire e potenziare i prerequisiti linguistici), sperimentato nelle scuole d’infanzia e nel biennio delle scuole primarie di Milano, rivelatosi un valido supporto per chi opera, in vario modo, con i bambini e un prezioso strumento per aiutarli a raggiungere gli obiettivi previsti dai Piani di Apprendimento Ministeriali.
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