La voglia di vincere

Oggi, in Atelier Giocoimparo, fa il proprio ingresso Arianna portandoci la matematica, croce e delizia di tanti bambini.

Arianna, una morettina di terza elementare con la matematica fa un po’ fatica, non ha ancora memorizzato le tabelline, non ha strategie di calcolo mentale, fa confusione con il valore posizionale del numero.

Nonostante ciò, quando le dico di scegliere il gioco che vuole fare, si avvicina tutta contenta all’armadio e, senza esitazioni, sceglie Mistery Trip, un gioco di strategia e…matematica!

Questo mi permette, da una parte, di valutare i suoi progressi, dall’altra, di potenziare i concetti fondamentali dell’aritmetica, non ancora consolidati.
 
Molto spesso mi capita di notare che anche i bambini che hanno memorizzato le procedure di calcolo, non sappiano rispondere a semplici domande, tipo: “Quali sono i numeri pari e dispari?”, “Cosa vuol dire dozzina?”, “come si fa la scomposizione di 135?”.

Anche Arianna, di fronte a queste domande, si blocca e ha bisogno del mio aiuto per ripassare i concetti basilari.

 

Ci vengono in aiuto le carte di Mistery Trip che sapientemente seleziono, prima di iniziare una partita, per lavorare sugli obiettivi che ho in mente.

Nell’ultima seduta, ad esempio, ho selezionato le carte sulla composizione e scomposizione dei numeri di 3 cifre e mi sono resa conto che per Arianna non era per niente chiaro il concetto di h, da, u.

Questo ovviamente, si ripercuote poi sulla sua capacità di leggere il numero, capirne il valore posizionale, far velocemente facili calcoli mentali, ad esempio aggiungendo 3 decine per calcolare rapidamente 149+ 30.

Con Arianna utilizzo spesso la lavagnetta magnetica e i pennarelli cancellabili, che alleggeriscono il carico della memoria di lavoro (ML) e della velocità di esecuzione (VE). Inoltre, utilizzo lo stesso tipo di attività, durante tutta la partita a Mistery Trip, per potenziare tale competenza.
 
Anche se a volte è necessaria da parte mia una breve spiegazione, la semplicità degli esercizi di Mistery Trip e la possibilità di scegliere quanti esercizi svolgere all’interno della stessa carta (mediamente 2-3) permettono di non interrompere il cerchio magico ludico e soprattutto di mantenere intatta la caratteristica del gioco, come luogo dove sperimentare e dove l’errore è vissuto dai bambini non come un fallimento.
Ciò che più di tutto conquista Arianna è la parte strategica del gioco, che la stimola a ricercare nuove soluzioni, a procedere per tentativi, adottando inconsapevolmente un metodo scientifico, con feedback immediato della propria strategia.
 
Arrivata vicino al traguardo, essendo una bambina che vuole avere tutto sotto controllo, comprese le proprie emozioni, Arianna rimane a lungo a fissare le macchinine, prima di fare la mossa finale.
Quando finalmente si decide a fare l’ultima mossa e scopre di essere riuscita a far vincere la propria macchinina, trattenere la gioia è impossibile!

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