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Se pensiamo alla parola “gioco”, le prime associazioni che ci vengono in mente sono: divertimento, libertà, assenza di pressione, benessere.
E cosa penserebbe un bambino se gli dicessimo che queste caratteristiche appartengono anche all’apprendimento?
Come si sentirebbe se gli raccontassimo che, quando inizierà la scuola primaria e imparerà a leggere, scrivere e far di conto, scoprirà che quelle attività sono divertenti e gratificanti quanto giocare?
Sicuramente, tante delle preoccupazioni che precedono l’ingresso alla primaria e tante paure che purtroppo bloccano gli apprendimenti di numerosi bambini che vivono la scuola con apprensione e ansia, svanirebbero. Proprio da qui nasce l’idea di creare una didattica a forma di gioco!
Con Giocoimparo, il gioco subisce una manipolazione scientifica per diventare una vera e propria metodologia:la didattica ludiforme!
Il piacere e il divertimento sono sicuramente alla base dei giochi in scatola Giocoimparo ma ciò non significa che, se li leghiamo alla metodologia didattica, rendano l’apprendimento privo di sforzo o più semplice, bensì rendono il soggetto più coinvolto e più motivato, abbassando i livelli di ansia da prestazione e paura del fallimento.
Le neuroscienze hanno ormai evidenziato da tempo che si hanno migliori risultati in termini di apprendimento, se si prova piacere e divertimento e in tal senso i giochi in scatola Giocoimparo rappresentano un importante medium per l’apprendimento, stimolando nel giocatore l’automotivazione ad apprendere, in quanto il giocatore sceglie liberamente di apprendere e di stare dentro un sistema di regole, percepisce in modo diverso la fatica e le difficoltà dei compiti che sta affrontando, aumenta la propria fiducia e autostima, l’autonomia all’interno del processo, esplorando e sperimentando con bassa soglia di frustrazione.
Regole semplici, obiettivi chiari e attraenti, cornice ludica che stimola i giocatori ad usare la fantasia e la creatività, interattività, immediatezza dei feedback, livelli di difficoltà del gioco modificabili, in base all’età dei giocatori.
Ecco cos’è la didattica ludiforme Giocoimparo!
Molta importanza viene data all’estetica del gioco, che permette e promuove una stimolazione sensoriale, rappresenta l’immagine pubblica del gioco, ciò che appare immediatamente al giocatore ed è produttrice delle sensazioni che proverà. E’ la prima cosa con cui il giocatore entra in contatto e le impressioni che questa farà determinerà parte della motivazione a giocare.
Grande attenzione viene posta anche all’equilibrio tra sfida (obiettivi) e abilità del soggetto nel superare la sfida in quanto, se questo equilibrio non c’è o viene disturbato, aumenta l’ansia e la frustrazione.
Altro punto di forza della didattica ludiforme Giocoimparo consiste nel fatto che l’apprendimento avviene attraverso il fare e l’esperienza diretta (Learning by doing) e per il bambino, specie nello stadio pre-operatorio (2-6 anni), il fare precede il pensare perché permette al bambino di riflettere sulle proprie azioni.
La didattica ludiforme Giocoimparo prevede un coinvolgimento di tutte le dimensioni costitutive della persona e quindi che chiamano in causa pensieri, sentimenti, conoscenze, curiosità, movimento, sensazioni, percezioni, motivazione ad agire. Sfrutta l’enorme potenziale cognitivo e la carica emotiva suscitata dal gioco a beneficio dei processi di apprendimento non solo cognitivo.
I giochi didattici Giocoimparo possono essere definiti entertainment game (giochi d’intrattenimento), modificati a scopi didattici. Essi vengono utilizzati nelle scuole e negli ambulatori di terapia evolutiva, per organizzare Laboratori Linguistici e Matematici, come prevenzione ai DSA.
Il loro materiale è molto versatile e si presta a numerose modalità di utilizzo, la meccanica è divertente e coinvolgente, l’estetica molto curata e questo li rende diversi dai giochi didattici tradizionali.
Interessanti ricerche hanno evidenziato che i giochi “prettamente” educativo-didattici, creati per l’apprendimento, non hanno dato risultati particolarmente significativi in termini di coinvolgimento perché non sembrano rispondere alle caratteristiche ludiche che rendono il gioco appetibile per i giocatori e non rispondono ai bisogni dei soggetti, a causa dell’eccessivo meccanicismo tipico di questa tipologia di giochi, che non crea coinvolgimento né incoraggiamento.
Ben diverso è il gioco cosiddetto entertainment game, modificato a scopi didattici, come avviene con la didattica ludiforme di Giocoimparo, dove permane una meccanica coinvolgente ma sono presenti anche outcomes esterni, di tipo didattico, pensati dal game designer ma non evidenti al giocatore, che è tutto assorto dal gioco e affronta la parte didattica con grande concentrazione e attenzione perché perfettamente integrata nella meccanica di gioco.
Questo fa sì che il giocatore continui a giocare per il piacere di farlo e che gli apprendimenti vengano facilitati dal suo coinvolgimento e motivazione.
I giochi in scatola Giocoimparo prevedono semplici esercizi da svolgere, che sono funzionali alla vittoria, e studiati attentamente perché non interrompano il cerchio magico ludico e soprattutto devono mantenere intatta la caratteristica del gioco, come luogo dove sperimentare e dove l’errore è vissuto dai soggetti non come un fallimento ma come un’occasione per ripassare e verificare i propri apprendimenti.
Nei giochi a tabellone, il bambino agisce da solo, muovendo la propria pedina, sperimentando l’autonomia e sviluppando la capacità di saper fare da sè, la pianificazione, l’azione e il feedback immediato. Il bambino si abitua a pensare in modo sistematico e finalizzato al raggiungimento di specifici obiettivi.
Con i giochi in scatola Giocoimparo i bambini vengono messi in “situazioni di apprendimento”, in cui possono operare mentalmente, lavorando su materiali, a partire da consegne, per far emergere concetti e conoscenze. Potranno così padroneggiare le conoscenze e trasferirle in contesti nuovi, andando oltre gli apprendimenti meccanici e ripetitivi, che non favoriscono il consolidamento e la memorizzazione dei concetti.
Grazie ai loro principi e caratteristiche i giochi didattici Giocoimparo possono essere utili strumenti per lo sviluppo delle competenze metacognitive, in quanto spesso è richiesto al giocatore di interpretare la situazione di gioco, scegliere il percorso della propria pedina, pianificare e riflettere sulle proprie azione e autovalutarsi nei risultati.
Grazie alla sensazione positiva, legata agli apprendimenti in un contesto protetto e non giudicante, spesso i bambini ritrovano la voglia di apprendere e la motivazione intrinseca può salire anche in altre attività più prettamente didattiche, così come persiste la motivazione a reiterare l’attività, percepita come soddisfacente e coinvolgente.
La versatilità dei giochi didattici Giocoimparo consente di togliere o aggiungere qualche elemento, di reinventare il loro uso, lasciando spazio alla fantasia. Contengono tante potenzialità a stimolare la curiosità, l’intelligenza, l’emotività, la sensorialità e a lasciare spazio all’immaginazione e creatività.
Il bambino è protagonista del gioco e regista dell’attività ludico-didattica che si svolge.
Giocoimparo, la didattica ludiforme!
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